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Il Carnevale di Roma fra Rugantino e Tiburtello |
![]() Fra meno di un mese anche Roma festeggerà il suo carnevale. In realtà il carnevale romano ha delle origini antichissime. Come un po’ in tutta Italia, anche e soprattutto il carnevale romano risale ai saturnalia le festività del periodo dell’antichità romana legate al culto del dio Saturno. Negli anni la festa subì inevitabilmente delle trasformazioni: intorno all’anno 1000 le feste carnevalesche romane cominciarono ad essere celebrate a Testaccio, dove si facevano ruzzolare dei maiali dal cosiddetto “Monte dei cocci”. Fu invece nel periodo rinascimentale, con Papa Paolo II, che il carnevale di Roma subì una connotazione sfarzosa: si trasferì in via del Corso, all’epoca ancora “via Lata” dove era previsto un vero e proprio sovvertimento delle gerarchie sociali: i poveri si travestivano da ricchi e viceversa. Tutti si mescolavano con tutti per assistere al momento clou delle celebrazioni: la “corsa dei Barberi” una folle corsa di cavalli selvaggi provenienti dall’Africa, agghindati con aculei e senza fantino che spesso causavano incidenti mortali agli spettatori. Era una vera e propria festa mondana, visto e considerato che di essa ne parlavano le cronache dell’epoca ed i resoconti di scrittori in visita nella capitale, come Goethe e Dickens. A causa anche della corsa dei Barberi, che troppo spesso causava incidenti mortali, il carnevale romano fu soppresso per un lungo periodo. Tornato alla ribalta da non molto tempo, il carnevale romano è oggi un appuntamento che in qualche modo rievoca i fasti della Roma papalina: su via del Corso sono previste le sfilate in costume dove sarà possibile ammirare i vari Rugantino, Cassandrino e Meo Patacca, le tre maschere romane più famose. Nei dieci giorni precedenti alla Quaresima nelle vie e nelle piazze del centro storico si potrà assistere a varie rappresentazioni di teatro di strada e di intrattenimento equestre. Sarebbe bello quindi uscire da uno dei B&B Roma centro dopo aver fatto colazione ed assistere ad una di queste rappresentazioni. Per arricchire ulteriormente i festeggiamenti, oltre al centro storico, si è aggiunta dal 2003 un’altra manifestazione al quartiere Tiburtino. La Tiburtina, la via consolare che collega Roma con Tivoli, si trasforma nel tratto urbano da piazzale Tiburtino a San Lorenzo fino a Casal Bruciato in un lunga e colorata scorribanda di maschere e carri allegorici. Fra le novità introdotte nel Gran Carnevale Romano del Tiburtino c’è una nuova maschera dal 2006, il muto Tiburtello, un giovane precario coatto con occhiali da sole ed abiti a metà fra il torero ed il casual. Per Carnevale in altre zone d’Italia vi rimandiamo a: |